Si fa presto a criticare…

C’è su “la Lettura” di oggi, domenica 16 febbraio, una pagina che parla di critica. Luca Ronconi e Franco Cordelli intervengono occupandosi soprattutto di critica teatrale, ma le loro riflessioni possono benissimo essere estese alla critica letteraria o meglio alla critica tout court. L’affermarsi di Internet e dei blog ha reso meno esclusiva la figura del critico estendendo questa pratica a una platea di recensori più o meno improvvisati. È sicuramente aumentata la democrazia mentre viene meno l’autorevolezza. I blog consentono a tutti di trasmettere la propria opinione, il proprio giudizio, manifestare il proprio gusto. Con Internet il critico è stato esautorato dalla sua funzione di mediatore tra autore e lettore. Si avverte nel mare magnum della rete la dispersione di un giudizio di valore attendibile, la perdita di un ancoraggio sicuro e riconosciuto. I lettori stessi si fanno critici, si affaccia sulla scena (come scrive Cordelli) una figura nuova: non necessariamente il tecnico, o un tipo particolarmente colto, bensì l’appassionato puro, colui che scrive e dice ciò che pensa. La mancanza di autorevolezza della critica comporta però anche una perdita di qualità nel giudizio e nell’analisi. La critica è una forma specifica di attività letteraria che consiste nell’esprimere un giudizio su un’opera in base a un’analisi del testo. Con lo sviluppo delle comunicazioni di massa e soprattutto con la “democratizzazione” della rete tale definizione ha perso rigore e la critica è diventata quasi esclusivamente una pratica di orientamento del gusto nei lettori. Lo stesso scambio di opinioni all’interno dei gruppi di lettura diventa occasione  di orientamento dei gusti letterari in un contesto paritario dove non è necessaria la figura-guida dotata di solida formazione letteraria. Alla fine di marzo avremo ospite del laboratorio Andrea Cortellessa, autorevole critico letterario, sarà interessante conoscere la sua opinione sulla funzione della critica nell’era di internet.

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